2021

Macchine inutili viene pubblicato con una doppia copertina, in ocra (“carta da macellaio”) per il vinile e in grigio polvere per il cd, opera dell’artista Cinzia Ghigliano.
Le due illustrazioni sono una variazione sul tema della “Macchine inutili”, con riferimento sia al lavoro di Bruno Munari sia al suo più diretto riferimento grafico, ovvero le “macchine di Rube Goldberg”, dal nome del fumettista americano (1883-1970) che per primo propose illustrazioni basate su macchine comicamente complesse (al punto che oggi in inglese l’espressione “Rube Goldberg machine” è utilizzata per indicare meccanismi inutilmente complicati).

La stanza di Greta collabora con Cinzia Ghigliano da diversi anni. L’illustratrice piemontese ha già firmato le cover per il disco d’esordio del gruppo, Creature selvagge, e per i due EP Lato a e Lato b.

Spiega l’artista:

«Le suggestioni arrivano dall’ascolto delle canzoni. Ogni volta che penso a raccontare attraverso un’immagine, nella testa si incollano parole chiave, ed è con loro che incomincio a giocare.
Ho immaginato una “macchina inutile” creata da figure un po’ animali, un po’ ingranaggi, tutte collegate per la riuscita di un’operazione semplice, assurda: temperare la fantasia… pettinare le idee.
Un segno secco avrebbe reso l’immagine fredda, e ho optato per una monotipia – ossia, la traccia di partenza è stata fatta su un foglio appoggiato su un altro foglio, ricoperto da uno strato di morbido pastello a olio. L’immagine nasce diversa da quella che la mano traccia: risulta morbida, grassa, rossa perché era questo il colore che volevo. La carta da macellaio e grigio polvere, grezza, accostata ai bianchi forti e taglienti ha creato l’effetto che cercavo… Straniante come gli attori della mia messa in scena».